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	<title>Il Corpo | VOCE ALLA VOCE all&#8217;Università della Calabria</title>
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		<title>VOCE ALLA VOCE all&#8217;Università della Calabria</title>
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		<dc:creator><![CDATA[redazione]]></dc:creator>
		<pubDate>Fri, 18 Oct 2024 15:00:07 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[eventi]]></category>
		<category><![CDATA[News]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Sociologi che scoprono la voce. All&#8217;Università della Calabria, il 21 e 22 ottobre. E lo fanno con psicoanalisti, psicoterapeuti, filosofi, cinematografari, fumettari (Sergio Brancato ci perdonerà) ecc&#8230; E&#8217; una doppia sorpresa. Da tempo la sociologia ha perso voce nel dibattito pubblico. Forse interrogandosi sul flatus...</p>
<p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/news/voce-alla-voce-alluniversita-della-calabria/">VOCE ALLA VOCE all’Università della Calabria</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<p>Sociologi che scoprono la voce. All&#8217;Università della Calabria, il 21 e 22 ottobre.</p>
<p>E lo fanno con psicoanalisti, psicoterapeuti, filosofi, cinematografari, fumettari (Sergio Brancato ci perdonerà) ecc&#8230;</p>
<p>E&#8217; una doppia sorpresa. Da tempo la sociologia ha perso voce nel dibattito pubblico. Forse interrogandosi sul <em>flatus vocis</em> e in questo modo extra moenia potrà ritrovare spazio per la sua voce, ora debole, verbosa e così irrilevante.</p>
<p>Sarebbe un piccolo bel segnale. Aggiungiamo: ci basta anche solo una voce ventriloqua&#8230;.</p>
<p><a href="https://dispes.unical.it/ricerca/attivita-e-risultati/convegni-e-seminari/contents/news/view/14582-voce-alla-voce-la-polifonia-dellanima-e-del-legame-sociale/">https://dispes.unical.it/ricerca/attivita-e-risultati/convegni-e-seminari/contents/news/view/14582-voce-alla-voce-la-polifonia-dellanima-e-del-legame-sociale/</a></p>
<div id="attachment_6613" style="width: 310px" class="wp-caption aligncenter"><img aria-describedby="caption-attachment-6613" class="wp-image-6613" src="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/10/voceallavoce-212x300.jpg" alt="" width="300" height="424" srcset="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/10/voceallavoce-212x300.jpg 212w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/10/voceallavoce-724x1024.jpg 724w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/10/voceallavoce-768x1086.jpg 768w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/10/voceallavoce-1086x1536.jpg 1086w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/10/voceallavoce-700x990.jpg 700w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/10/voceallavoce.jpg 1414w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /><p id="caption-attachment-6613" class="wp-caption-text"><strong>Voce alla voce</strong> all&#8217;Università della Calabria</p></div><p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/news/voce-alla-voce-alluniversita-della-calabria/">VOCE ALLA VOCE all’Università della Calabria</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></content:encoded>
					
		
		
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		<title>Incontro internazionale su &#8220;Scene culturali e performance corporee&#8221; alla Sorbonne</title>
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		<dc:creator><![CDATA[redazione]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 15 Oct 2024 16:35:11 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[call for papers]]></category>
		<category><![CDATA[News]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Parigi, Maison de la Recherche de Sorbonne Université, 16-17 gennaio 2025. Incontro scientifico interdisciplinare su Scènes culturelles et performances corporelles. Storia, sociologia, teatro, comunicazione, letteratura e politica si intrecciano intorno a due concetti chiave: la scena e la performance intorno al corpo come pivot e...</p>
<p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/news/incontro-internazionale-su-scene-culturali-e-performance-corporee-alla-sorbonne/">Incontro internazionale su “Scene culturali e performance corporee” alla Sorbonne</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<p>Parigi, Maison de la Recherche de Sorbonne Université, 16-17 gennaio 2025.</p>
<p>Incontro scientifico interdisciplinare su <strong>Scènes culturelles et performances corporelles</strong>. Storia, sociologia, teatro, comunicazione, letteratura e politica si intrecciano intorno a due concetti chiave: la <em>scena</em> e la <em>performance </em>intorno al <em>corpo</em> come pivot e fil rouge. La proposta introduttiva è articolata &#8211; un vero e proprio minisaggio -, con una bibliografia ampia e utile. In particolare il termine cruciale <em>scène</em> viene chiarito e tradotto operativamente, dando risonanze ampie al tema generale del convegno. Come al solito, il gergo è insopportabile, ma si riesce ad andare oltre.</p>
<p>Presentazione di una proposta entro il 20 ottobre (tremila caratteri spazi compresi), da mandare a <a href="mailto:rym.gerwig@sorbonne-universite.fr">rym.gerwig@sorbonne-universite.fr</a> e a <a href="mailto:nelly.quemener@sorbonne-universite.fr">nelly.quemener@sorbonne-universite.fr.</a></p>
<p>Lavori in francese e in inglese.  La proposta tematica generale sta qui:</p>
<p><a href="https://www.aislf.org/IMG/pdf/aac_colloque_sce_nes_culturelles_et_performances_corporelles.pdf">https://www.aislf.org/IMG/pdf/aac_colloque_sce_nes_culturelles_et_performances_corporelles.pdf</a></p>
<p>&nbsp;</p><p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/news/incontro-internazionale-su-scene-culturali-e-performance-corporee-alla-sorbonne/">Incontro internazionale su “Scene culturali e performance corporee” alla Sorbonne</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></content:encoded>
					
		
		
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		<title>Lo schema corporeo come corto circuito di discipline. Un evento interessante a Roma</title>
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		<dc:creator><![CDATA[enrico pozzi]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 18 Sep 2024 15:34:33 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[eventi]]></category>
		<category><![CDATA[News]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Il 25 e 26 gennaio 2025 a Roma, un incontro interdisciplinare su un fantasma concettuale, lo&#8217;schema corporeo&#8217;. L&#8217;evento è serio e interessante, con importanti ancoraggi clinici in particolare sui disturbi alimentari e sulle dismorfofobie. On line e in presenza (ironia attuale degli schemi corporei sospesi...</p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>Il 25 e 26 gennaio 2025 a Roma, un incontro interdisciplinare su un fantasma concettuale, lo&#8217;schema corporeo&#8217;.<br />
L&#8217;evento è serio e interessante, con importanti ancoraggi clinici in particolare sui disturbi alimentari e sulle dismorfofobie.<br />
On line e in presenza (ironia attuale degli schemi corporei sospesi tra carne e byte). Alcuni relatori sono tutt&#8217;altro che banali.</p>
<p>E&#8217; stata fatta molta strada da Husserl e Paul Schilder? Forse&#8230;.</p>
<p style="padding-left: 40px;">Ecco la presentazione :</p>
<p><em>La 9a Edizione di IPD/NPSA Rome Conference si terrà il 25 e 26 gennaio 2025. Si svolgerà in formato ibrido, offrendo la possibilità di partecipare di persona all&#8217;Hotel D&#8217;Azeglio oppure online via Zoom.</em><br />
<em>Rome Conference affronterà il tema della costruzione dell&#8217;immagine corporea, con particolare attenzione sia alla ricerca teorica che alla ricerca clinica sui disturbi alimentari e la dismorfofobia.</em><br />
<em>Sabato, le riflessioni sulla costruzione dell&#8217;immagine corporea si baseranno sulle prospettive della filosofia della mente (S. Gallagher), delle neuroscienze (V. Gallese) e della neuroestetica (L. Oppenheim).</em><br />
<em>Domenica, la presentazione dei casi clinici ed una tavola rotonda affronteranno la sfida clinica di come affrontare i disturbi dell&#8217;immagine corporea, con il contributo del pubblico.</em><br />
<em>Rome Conference sarà in inglese con traduzione simultanea in italiano.</em><br />
<em>Solo ai partecipanti in presenza sono riconosciuti gli ECM.</em><br />
<em>Registrazione a tariffa agevolata entro il 30 Settembre 2024.</em></p>
<p style="padding-left: 40px;"><em>Registrazione: www.ipdneuroscience.com</em><br />
<em>Programma:https://drive.google.com/file/d/1VFgR7SM80DZ-INOQ7eH7dcd4nF0tSsOv/view?usp=drive_link</em></p>
<p style="padding-left: 40px;"><em>IPD Secretary</em><br />
<em>infodialogues@gmail.com</em></p>
<p>Ecco la locandina e il primo programma.</p>
<p><img loading="lazy" class="aligncenter size-medium wp-image-6581" src="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/09/Screenshot-2024-09-18-alle-16.50.11-300x147.png" alt="" width="300" height="147" srcset="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/09/Screenshot-2024-09-18-alle-16.50.11-300x147.png 300w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/09/Screenshot-2024-09-18-alle-16.50.11-1024x501.png 1024w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/09/Screenshot-2024-09-18-alle-16.50.11-768x376.png 768w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/09/Screenshot-2024-09-18-alle-16.50.11-1536x752.png 1536w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/09/Screenshot-2024-09-18-alle-16.50.11-700x343.png 700w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/09/Screenshot-2024-09-18-alle-16.50.11.png 1978w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /> <img loading="lazy" class="aligncenter size-medium wp-image-6582" src="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/09/Screenshot-2024-09-18-alle-16.49.35-300x136.png" alt="" width="300" height="136" srcset="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/09/Screenshot-2024-09-18-alle-16.49.35-300x136.png 300w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/09/Screenshot-2024-09-18-alle-16.49.35-1024x465.png 1024w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/09/Screenshot-2024-09-18-alle-16.49.35-768x349.png 768w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/09/Screenshot-2024-09-18-alle-16.49.35-1536x698.png 1536w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/09/Screenshot-2024-09-18-alle-16.49.35-2048x930.png 2048w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/09/Screenshot-2024-09-18-alle-16.49.35-700x318.png 700w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /></p><p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/news/lo-schema-corporeo-come-corto-circuito-di-discipline-un-evento-interessante-a-roma/">Lo schema corporeo come corto circuito di discipline. Un evento interessante a Roma</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>Un affascinante &#8220;cabinet de curiosités&#8221; dell&#8217;antropologo Vincenzo Padiglione</title>
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		<dc:creator><![CDATA[enrico pozzi]]></dc:creator>
		<pubDate>Fri, 14 Jun 2024 18:19:40 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[antropologia]]></category>
		<category><![CDATA[arte]]></category>
		<category><![CDATA[enrico pozzi]]></category>
		<category><![CDATA[mostra]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Molti anni fa, Jean Baudrillard scrisse un breve articolo sui graffiti a New York. Erano un tentativo di spezzare l&#8217;ordine razionale della griglia geometrica di quella metropoli. Smagliature visive nell&#8217;ordine ferreo e numerico di una trama di coordinate cartesiane che non consentono mai di perdersi....</p>
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										<content:encoded><![CDATA[<div id="attachment_6531" style="width: 460px" class="wp-caption aligncenter"><img aria-describedby="caption-attachment-6531" loading="lazy" class="wp-image-6531" src="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4557-300x225.jpeg" alt="" width="450" height="338" srcset="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4557-300x225.jpeg 300w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4557-1024x768.jpeg 1024w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4557-768x576.jpeg 768w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4557-1536x1152.jpeg 1536w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4557-2048x1536.jpeg 2048w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4557-800x600.jpeg 800w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4557-700x525.jpeg 700w" sizes="(max-width: 450px) 100vw, 450px" /><p id="caption-attachment-6531" class="wp-caption-text"><strong>                                     Nomadi</strong></p></div>
<p>Molti anni fa, Jean Baudrillard scrisse un breve articolo sui graffiti a New York. Erano un tentativo di spezzare l&#8217;ordine razionale della griglia geometrica di quella metropoli. Smagliature visive nell&#8217;ordine ferreo e numerico di una trama di coordinate cartesiane che non consentono mai di perdersi.</p>
<p>Vincenzo Padiglione, artista in quanto antropologo, interpreta allo stesso modo la <em>Wunderkammer</em>. Tuttavia la trasferisce dalla &#8216;meraviglia&#8217; alla &#8216;curiosità&#8217;,  <em>cabinet de curiosités</em>, come suona un&#8217;altra dizione. <span id="more-6527"></span>La variazione non è banale. La &#8216;meraviglia&#8217; è uno stato d&#8217;animo monocromo, si ripete in forme e emozioni sempre eguali a se stesse, ha un identico rapporto con l&#8217;oggetto per quanto diversi siano i suoi oggetti. La &#8216;curiosità&#8217; non lascia che un oggetto si impadronisca di noi, anche solo per qualche attimo. Saltella. Pratica lo zapping. Non si lega a nulla. Conserva una sua distanza mentre fruga nella realtà. È infedele. E tuttavia cerca senza tregua. La meraviglia vive nella pancia, prende al petto e spalanca la bocca per divorare. La curiosità fa lo stesso, ma si finge di testa e si trincera nello sguardo, che per vedere è costretto alla distanza.</p>
<p>Vincenzo ha condensato questa differenza nella installazione/<em>cabinet de curiosités</em> creata a Roma, negli spazi insoliti della Pelanda &#8211; l&#8217;antico Mattatoio, così sovraccarico del ricordo di carne, durante l&#8217;appropriato <em>Hic sunt leones</em>, terza edizione del Festival delle periferie curato da Giorgio de Finis  <a href="https://iperfestival.it/.">https://iperfestival.it/.</a></p>
<p>Secondo me, che di sue ne ho viste molte, questa è una delle costruzioni più belle del Vincenzo Padiglione irrimediabilmente artista/antropologo. Un&#8217;accozzaglia di &#8216;cose&#8217; in cerca di senso ma mai concluse in un senso. Frammenti che stridono tra loro e sembrano muoversi verso agglomerazioni instabili, costringendo l&#8217;incauto &#8216;spettatore&#8217; a ridefinire ogni volta trame che non riescono ad essere griglie. Ci si aggira spaesati ma non dispersi. Si torna e ritorna intorno e dentro a questo quasi-sistema di oggetti, ogni volta con punti di vista <em>leggermente</em> diversi che però vengono vissuti come <em>molto</em> diversi, nuovi anche se di testa si sa che non sono nuovi.</p>
<p>Ci sono tutti i <em>topoi</em> dell&#8217;immaginario di Vincenzo, lontani e recenti. Le gabbie. Gli uccelli. Le maschere. Le bambole. Le valigie consumeate da molti nomadi. I corpi spiaggiati. Le mani amputate. I peluche. I micro-automi. Un televisore come occhio-specchio della realtà. Le pietre. Le ossa. Le stoffe improbabili. Un orecchio gigante. Cavallini di legno e altri giocattoli che cercano di essere solo giocattoli. Statue &#8216;esotiche&#8217;. Miriadi di micro-cose accostate e accumulate senza ordine evidente, salvo appunto il piacere coesivo di accumularle. E dietro si indovina il resto, quello che in garage, case e spazi di ogni genere l&#8217;autore ha accumulato, e che eccede quanto qualsiasi spazio possa contenere. Con per ogni frammento &#8211; perché di frammenti e di retorica dei frammenti e del non-finito si tratta spesso &#8211; la stessa domanda: ma dove li ha trovati, dove va cercando, da quanto tempo, perché.</p>
<p>E sempre questa presenza della morte come vocazione intima del collezionismo. Trasformare la realtà in <em>still life</em>, in tante nature morte.</p>
<div id="attachment_6538" style="width: 310px" class="wp-caption aligncenter"><img aria-describedby="caption-attachment-6538" loading="lazy" class="wp-image-6538" src="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4549-225x300.jpeg" alt="" width="300" height="400" srcset="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4549-225x300.jpeg 225w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4549-768x1024.jpeg 768w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4549-1152x1536.jpeg 1152w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4549-1536x2048.jpeg 1536w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4549-600x800.jpeg 600w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4549-700x933.jpeg 700w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2024/06/IMG_4549-scaled.jpeg 1920w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /><p id="caption-attachment-6538" class="wp-caption-text">Cosa ha visto? Uno specchio di noi</p></div>
<p>La presentazione pubblica della sua installazione che Vincenzo ha fatto al mattino di giovedì era congrua al suo oggetto. L&#8217;antropologo-accademico Padiglione sa essere logico, strutturato, cogente nelle argomentazioni. Qui Vincenzo Padiglione è stato invece rapsodico. Frammenti di pensiero. Frasi che venivano associandosi l&#8217;una all&#8217;altra senza gli allora&#8230; dunque &#8230; perciò&#8230; forse&#8230; ma&#8230; ecc ecc. Come una fatica spaesata del pensiero, il rifiuto a chiudere e concludere e dimostrare. Alcune parole-chiave. La più importante: il singolare, l&#8217;irriducibilità dell&#8217;individuale di fronte alle categorie, ai tipi, alle classi e alle ripetizioni. Al centro della ragione illuminista, il suo cuore nero, il bisogno del non classificabile, la speranza del disordine e la costruzione del <em>monstrum</em>.</p>
<p>Aspettavo la dialettica dell&#8217;illuminismo, ed è puntualmente arrivata. Ma è meglio dirla con le parole sue, più leggere delle mie: <em>&#8220;È arrivato uno stabilimento colmo di Stranezze, Estrosità, Stravaganze, Capricci, Stramberie, Singolarità, Eccentricità&#8221;. </em>Le mie sono più seriose e pesanti: è arrivato la <em>Narrenschiff</em>, la Nave dei Folli, e scende lungo il fiume mentre noi invidiosi la guardiamo passare dalla riva.</p>
<p>Non è giusto prendersela con l&#8217;Illuminismo. Altre epoche dominate da canoni forti hanno inventato i loro <em>cabinets de curiosité</em>. Il Rinascimento ha generato &#8211; dovuto generare &#8211; il suo Antirinascimento, le torsioni irregolari del Manierismo e le esplosioni immaginarie delle <em>grottesche. </em>Mi sono davanti e dentro gli occhi così spesso in un luogo che Vincenzo conosce bene, dove il rigore ascetico delle architetture ha richiesto in contrappunto la loro immaginazione sregolata e i loro accostamenti improbabili di forme spesso impossibili o &#8216;esotiche&#8217;. Ne ha scritto bene e a lungo Philippe Morel, in un libro che se ne avessi il tempo vorrei tanto tradurre: <em>Les grotesques: Les figures de l&#8217;imaginaire dans la peinture italienne de la fin de la Renaissance&#8230;..</em></p>
<p>Ecco. Suggerisco a Vincenzo Padiglione un&#8217;altra parola per il suo elenco: grotesque, grottesca&amp;grottesco, che vive di grotte&#8230;</p>
<p>Un&#8217;ultima notazione, questa volta sull&#8217;evento-contenitore. Lo <em>Hic sunt leones</em> ha come sottotitolo <em>Dove abita l&#8217;immaginazione</em>. Giorgio de Finis postula da tempo la tesi che  le smagliature della realtà, in questo caso l&#8217;immaginazione, siano appannaggio delle periferie. O dei detriti, resti, frammenti ecc. Cioè di spazi separati e per questo &#8216;liberi&#8217;. Visione povera, predialettica. &#8220;La ragione è presso di sé nella non-ragione come non-ragione&#8221; (Marx, <em>Manoscritti del &#8217;44</em>). La smagliatura vive nel centro e del centro, non ai margini. La <em>camera delle curiosità</em> di Vincenzo Padiglione sta in uno spazio che si chiama Acquario. Il vertice della trasparenza con, come ineludibile parte di sé, una gentile Nave dei Folli a sua <em>intrinseca sostanza</em> e negazione. Tant&#8217;è. <em>[enrico pozzi]</em></p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p><p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/diario-paranoico-critico/diario-paranoico-critico-antropologia/un-affascinante-cabinet-de-curiosites-dellantropologo-vincenzo-padiglione/">Un affascinante “cabinet de curiosités” dell’antropologo Vincenzo Padiglione</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></content:encoded>
					
		
		
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		<title>A Palermo psicoanalisti della SPI a confronto sullo statuto del corpo nel loro lavoro</title>
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		<dc:creator><![CDATA[enricopozzi]]></dc:creator>
		<pubDate>Thu, 26 Oct 2023 10:55:46 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[eventi]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Palermo, 28 e 29 ottobre. Pinacoteca Villa Zito. «Lo statuto del corpo nella teoria e nella clinica psicoanalitica», un colloquio a cura del Centro di Psicoanalisi di Palermo. Un tema centrale. Si confronteranno diversi psicoanalisti della Società Psicoanalitica Italiana, tra i quali Amedeo Falci, Malde...</p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>Palermo, 28 e 29 ottobre. Pinacoteca Villa Zito. «Lo statuto del corpo nella teoria e nella clinica psicoanalitica», un colloquio a cura del Centro di Psicoanalisi di Palermo. Un tema centrale. Si confronteranno diversi psicoanalisti della Società Psicoanalitica Italiana, tra i quali Amedeo Falci, Malde Vigneri, Fernando Riolo, Cristiana Balzano, Diego Buongiorno, Claudia Bruno, Stefano Calamandrei, Sara Capillo, Antonello Correale, Diletta La Torre, Gemma Zontini, Patrizio Campanile, Benedetta Guerrini Degl’Innocenti, Ronny Jaffé, Luigi Solano, Sarantis Thanopulos e Paola Camassa.</p>
<p>Su SpiWeb una utile intervista a Paola Camassa: <a href="https://www.spiweb.it/cultura-e-societa/stampa/rassegna-stampa-2/rassegna-stampa-italiana/corpo-e-adolescenza-i-rischi-della-manipolazione-huffpost-19-10-2023-intervista-a-p-camassa-di-d-dalessandro/">https://www.spiweb.it/cultura-e-societa/stampa/rassegna-stampa-2/rassegna-stampa-italiana/corpo-e-adolescenza-i-rischi-della-manipolazione-huffpost-19-10-2023-intervista-a-p-camassa-di-d-dalessandro/</a></p>
<p>Qui una presentazione dell&#8217;incontro, il Programma e la scheda di iscrizione: <a href="https://www.spiweb.it/la-ricerca/ricerca/lo-statuto-del-corpo-nella-teoria-e-nella-clinica-psicoanalitica-a-cura-di-a-falci/">https://www.spiweb.it/la-ricerca/ricerca/lo-statuto-del-corpo-nella-teoria-e-nella-clinica-psicoanalitica-a-cura-di-a-falci/</a></p>
<p>Per chi può, un appuntamento importante.</p>
<p><img loading="lazy" class="aligncenter size-medium wp-image-6504" src="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/Schermata-2023-10-26-alle-12.48.06-212x300.png" alt="" width="212" height="300" srcset="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/Schermata-2023-10-26-alle-12.48.06-212x300.png 212w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/Schermata-2023-10-26-alle-12.48.06-725x1024.png 725w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/Schermata-2023-10-26-alle-12.48.06-768x1085.png 768w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/Schermata-2023-10-26-alle-12.48.06-700x989.png 700w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/Schermata-2023-10-26-alle-12.48.06.png 910w" sizes="(max-width: 212px) 100vw, 212px" /></p><p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/news/news-eventi/a-palermo-psicoanalisti-della-spi-a-confronto-sullo-statuto-del-corpo-nel-loro-lavoro/">A Palermo psicoanalisti della SPI a confronto sullo statuto del corpo nel loro lavoro</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></content:encoded>
					
		
		
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		<title>&#8220;ICONOGRAFIA DELLA SALUTE&#8221;: il 3° Festival di Medical Humanities ad Alessandria</title>
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		<dc:creator><![CDATA[IL CORPO]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 23 Oct 2023 12:26:46 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[medicalizzazione]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>26 e 27 ottobre, ad Alessandria, il Terzo Festival di Medical Humanities ICONOGRAFIA DELLA SALUTE. Voluto dal Centro Studi Medical Humanities di Alessandria, riunisce organizzazioni e persone-chiave che lavorano e riflettono da molto tempo sulle Medical Humanities in Italia. Doppo tema quest&#8217;anno, ETICA&#38;TEMPO, scelto insieme...</p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>26 e 27 ottobre, ad Alessandria, il Terzo Festival di Medical Humanities <strong>ICONOGRAFIA DELLA SALUTE</strong>. Voluto dal Centro Studi Medical Humanities di Alessandria, riunisce organizzazioni e persone-chiave che lavorano e riflettono da molto tempo sulle Medical Humanities in Italia.</p>
<p>Doppo tema quest&#8217;anno, ETICA&amp;TEMPO, scelto insieme al Centro Nazionale delle Malattie Rare e SIMeN Società Italiana di Medicina Narrativa, con il supporto molto attivo dell&#8217;Azienda Ospedaliera di Alessandria, che ha consacrato alle Medical Humanities una struttura apposita.</p>
<p>Citiamo solo alcuni dei discussant e relatori: Sandro Spinsanti, Stefania Polvani (Presidente SIMen), Cristina Cenci,<span id="more-6461"></span> Amalia Egle Gentile, Mariateresa Dacquino, Domenica Taruscio, Maria Cecilia Cercato.</p>
<p>Info e programma qui:<a href="https://iconografiadellasalute.it/"> https://iconografiadellasalute.it/</a>. Iscrizione: e-mail a <a href="mailto:info@curaecomunita.it">info@curaecomunita.it</a> entro il 25/10/2023.</p>
<p><img loading="lazy" class="aligncenter size-medium wp-image-6462" src="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/Schermata-2023-10-23-alle-14.09.42-300x169.png" alt="" width="300" height="169" srcset="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/Schermata-2023-10-23-alle-14.09.42-300x169.png 300w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/Schermata-2023-10-23-alle-14.09.42-1024x577.png 1024w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/Schermata-2023-10-23-alle-14.09.42-768x433.png 768w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/Schermata-2023-10-23-alle-14.09.42-1536x865.png 1536w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/Schermata-2023-10-23-alle-14.09.42-2048x1154.png 2048w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/Schermata-2023-10-23-alle-14.09.42-700x394.png 700w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/Schermata-2023-10-23-alle-14.09.42-539x303.png 539w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /></p><p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/news/news-medicalizzazione/iconografia-della-salute-il-3-festival-di-medical-humanities-ad-alessandria/">“ICONOGRAFIA DELLA SALUTE”: il 3° Festival di Medical Humanities ad Alessandria</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></content:encoded>
					
		
		
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		<title>Workshop su &#8220;La Pelle e l&#8217;Effigie&#8221; al Castello di Rocca Sinibalda</title>
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		<dc:creator><![CDATA[redazione]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 02 Oct 2023 13:56:40 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[eventi]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Dal 29 settembre al 1 ottobre, un incontro residenziale organizzato da IL CORPO al Castello di Rocca Sinibalda. Tema: LA PELLE E L&#8217;EFFIGIE, ovvero il destino della pelle nella crescente digitalizzazione del rapporto tra le persone e tra i corpi. Cosa avviene quando la carne...</p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p>Dal 29 settembre al 1 ottobre, un incontro residenziale organizzato da IL CORPO al Castello di Rocca Sinibalda.</p>
<p>Tema: LA PELLE E L&#8217;EFFIGIE, ovvero il destino della pelle nella crescente digitalizzazione del rapporto tra le persone e tra i corpi. Cosa avviene quando la carne del corpo diventa sempre più la superficie di uno schermo In che modo vivono con se stessi e con gli altri i corpi disincarnati? Quanto e come l&#8217;interazione a distanza via schermo catalizzata dalla pandemia ha costruito nuove percezioni dell&#8217;interno e dell&#8217;esterno dei nostri corpi, della loro vita e delle loro attività? Le immagini 2D nel riquadro di uno schermo producono nuove forme e logiche dell&#8217;effigie?</p>
<p>Il workshop ha intrecciato i piaceri della buona vita, della buona tavola e del buon vino con i piaceri paralleli della conversazione densa, com&#8217;è giusto in un castello rinascimentale.</p>
<p>Hanno partecipato il comparatista <strong>Massimo Fusillo</strong>  (Univ. de L&#8217;Aquila, dal 1 novembre  prof. alla Normale di Pisa), lo studioso di cinema <strong>Mirko Lino</strong> (Univ. de L&#8217;Aquila), il filosofo della tecnica <strong>Francesco Monico</strong> (Fondazione Pistoletto, Accademia Costume e Moda di Roma), l&#8217;antropologo museale <strong>Vincenzo Padiglione</strong> (Sapienza Università di Roma, rivista <em>Antropologia Museale</em>), l&#8217;antropologo metropolitano <strong>Massimo Canevacci</strong> (Sapienza Università di Roma, Istituto di Studi Avanzati dell&#8217;Università di Sao Paulo), l&#8217;antropologa-manager <strong>Cristina Cenci</strong> (DNM, Simen, <span id="more-6395"></span>Eikon SC, e co-fondatrice de IL CORPO), lo psicoanalista e psicologo sociale <strong>Enrico Pozzi</strong> (Sapienza Università di Roma, Società Psicoanalitica Italiana, Eikon SC, co-fondatore de IL CORPO), la performer <strong>Marta Jovanovic</strong> (a distanza, RUFA), il performer  e filosofo della performance <strong>Andrea Pagnes</strong> (da Londra, duo artistico V<em>estAndPage </em>e co-curatore della Venice International Art Week), la sociologa <strong>Simona Monico</strong>.</p>
<p>Sulle mura della Corte Grande, la rielaborazione distopica che <strong>Francesca Fini</strong> ha fatto delle Metamorfosi di Ovidio nella Sala Muziano del Castello, il cavaliere-scorpione di <strong>Silvia De Gennaro</strong>, i video di Marta Jovanovic.</p>
<p>Discussione intensa e ricca, nella Sala del Trionfo di Nettuno, nelle Cantine e nella Corte Grande. Zombie, cinema/pelle/pellicola, il derma come strumento euristico, Thomas Mann/pelle/inganno/stigma, pelle e simbiosi dei corpi, ovuli sacrificati, vicissitudini della pelle nell&#8217;etnografia visiva, identità e sfiguramento, la pelle del/nel museo, la pelle nelle narrazioni mediche ecc ecc</p>
<p>Qualcosa di tutto ciò starà nei prossimi numeri della rivista.</p>
<div id="attachment_6396" style="width: 510px" class="wp-caption aligncenter"><img aria-describedby="caption-attachment-6396" loading="lazy" class="wp-image-6396" src="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/IMG_3009.jpeg" alt="" width="500" height="375" srcset="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/IMG_3009.jpeg 574w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/10/IMG_3009-300x225.jpeg 300w" sizes="(max-width: 500px) 100vw, 500px" /><p id="caption-attachment-6396" class="wp-caption-text">Distopie ovidiane di Francesca Fini</p></div>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p><p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/news/news-eventi/workshop-su-la-pelle-e-leffigie-al-castello-di-rocca-sinibalda/">Workshop su “La Pelle e l’Effigie” al Castello di Rocca Sinibalda</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></content:encoded>
					
		
		
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		<title>La Strega è nuda? AI non vuole</title>
		<link>https://www.ilcorpo.com/diario-paranoico-critico/la-strega-e-nuda-ai-non-vuole/?utm_source=rss&#038;utm_medium=rss&#038;utm_campaign=la-strega-e-nuda-ai-non-vuole</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Francesco Dimitri]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 05 Jun 2023 13:11:40 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[corpo]]></category>
		<category><![CDATA[Diario Paranoico Critico]]></category>
		<category><![CDATA[immaginario]]></category>
		<category><![CDATA[potere]]></category>
		<category><![CDATA[sesso]]></category>
		<category><![CDATA[delirio]]></category>
		<category><![CDATA[donna]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>La Strega è nuda. Nella Villa dei Misteri a Pompei è rappresentata l’iniziazione di una fanciulla in un culto misterico. A iniziazione avvenuta, dopo essere morta e risorta, la fanciulla danza felice, divina – e nuda. Nei rituali iniziatici accadeva spesso di spogliarsi. Il più...</p>
<p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/diario-paranoico-critico/la-strega-e-nuda-ai-non-vuole/">La Strega è nuda? AI non vuole</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<div id="attachment_6290" style="width: 330px" class="wp-caption aligncenter"><img aria-describedby="caption-attachment-6290" loading="lazy" class="wp-image-6290" src="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Albrecht-Dürer-Four-Naked-Women-1497-NGA-6580-209x300.jpg" alt="" width="320" height="459" srcset="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Albrecht-Dürer-Four-Naked-Women-1497-NGA-6580-209x300.jpg 209w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Albrecht-Dürer-Four-Naked-Women-1497-NGA-6580-714x1024.jpg 714w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Albrecht-Dürer-Four-Naked-Women-1497-NGA-6580-768x1102.jpg 768w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Albrecht-Dürer-Four-Naked-Women-1497-NGA-6580-700x1005.jpg 700w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Albrecht-Dürer-Four-Naked-Women-1497-NGA-6580.jpg 800w" sizes="(max-width: 320px) 100vw, 320px" /><p id="caption-attachment-6290" class="wp-caption-text">       Albrecht Dürer, <em>Le Quattro Streghe</em> (1497)</p></div>
<p>La Strega è nuda.</p>
<p>Nella Villa dei Misteri a Pompei è rappresentata l’iniziazione di una fanciulla in un culto misterico. A iniziazione avvenuta, dopo essere morta e risorta, la fanciulla danza felice, divina – e nuda.</p>
<p>Nei rituali iniziatici accadeva spesso di spogliarsi. Il più importante storico della stregoneria in attività, Ronald Hutton, ha osservato che, al di là di questi riti, la nudità è rara nella pratica religiosa, ma è comune in quella magica &#8211; e, possiamo aggiungere, un’iniziazione misterica unisce le due.</p>
<p>Un incantesimo di <em>folk magic</em> inglese richiede che una donna che non riesce ad avere figli vada nel suo orto nuda la vigilia di Mezza Estate. O, se una donna volesse avere una visione del suo futuro marito, potrebbe fare di peggio: andare a correre nuda<span id="more-6287"></span> intorno al cerchio di pietre megalitico conosciuto come Rollright Stones, nella Notte di Mezza Estate vera e propria (se ci andasse in inverno, nel rigido clima inglese, dovrebbe correre davvero tanto per sopravvivere al freddo). In Perù, fino al Sedicesimo secolo, erano gli uomini a doversi spogliare: andavano nudi nei frutteti e correvano fino alla collina più vicina per garantire il maturare della frutta.</p>
<p>La strega è la praticante di magia per eccellenza, soprattutto di magia popolare, utile, immediata, che non necessita di grimori e paramenti sacerdotali. E la strega è nuda. Nelle rappresentazioni delle streghe al Sabbat, la festa orgiastica, le streghe volano nude. <em>Le Quattro Streghe</em> di Dürer (1497) sono nude; ci sono dubbi sul fatto che siano effettivamente streghe, e parte del motivo per cui l’ipotesi predominante è che lo siano è, appunto, la loro nudità. Nuda è la strega in partenza per il Sabbat dipinta da Albert Jospeh Pénot, nude sono le streghe di Luis Ricardo Falero, nuda era la strega di mezza età che, secondo un aneddoto riportato dal gesuita Martin Del Rio nelle sue <em>Disquisitiones Magicae</em>, due soldati avevano fatto cadere dal cielo a Calais, sparando, ma senza farle gran danno.</p>
<div id="attachment_6291" style="width: 360px" class="wp-caption aligncenter"><img aria-describedby="caption-attachment-6291" loading="lazy" class="wp-image-6291" src="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Albert_Joseph_Pénot_-_Départ_pour_le_Sabbat_1910-245x300.jpg" alt="" width="350" height="429" srcset="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Albert_Joseph_Pénot_-_Départ_pour_le_Sabbat_1910-245x300.jpg 245w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Albert_Joseph_Pénot_-_Départ_pour_le_Sabbat_1910-835x1024.jpg 835w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Albert_Joseph_Pénot_-_Départ_pour_le_Sabbat_1910-768x942.jpg 768w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Albert_Joseph_Pénot_-_Départ_pour_le_Sabbat_1910-700x858.jpg 700w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Albert_Joseph_Pénot_-_Départ_pour_le_Sabbat_1910.jpg 925w" sizes="(max-width: 350px) 100vw, 350px" /><p id="caption-attachment-6291" class="wp-caption-text">Albert Joseph Pénot, <em>Verso il Sabba</em> (1910)</p></div>
<div id="attachment_6293" style="width: 347px" class="wp-caption aligncenter"><img aria-describedby="caption-attachment-6293" loading="lazy" class="wp-image-6293" src="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Witches_going_to_their_Sabbath_1878_by_Luis_Ricardo_Falero.jpg" alt="" width="337" height="436" srcset="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Witches_going_to_their_Sabbath_1878_by_Luis_Ricardo_Falero.jpg 620w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/Witches_going_to_their_Sabbath_1878_by_Luis_Ricardo_Falero-232x300.jpg 232w" sizes="(max-width: 337px) 100vw, 337px" /><p id="caption-attachment-6293" class="wp-caption-text">Luis Ricardo Falero, <em>Streghe al Sabba</em> (1878)</p></div>
<p>La strega è nuda. Ci sono varie ragioni, ma una, messa in luce ancora una volta da Hutton, è fondamentale: il praticante di magia è una persona che sta facendo, per definizione, qualcosa di sbagliato, pericoloso, osceno. Inverte e perverte le regole. Laddove in chiesa le brave persone pregano, al Sabbat la strega bacia il sedere del diavolo (‘osculum infame’, il ‘bacio vergognoso’), danza insieme a persone di altre classi sociali (e in Inghilterra questo resta un tabù ancora oggi), lascia che il piacere sessuale corra libero. Laddove le brave persone restano vestite, la strega si spoglia.</p>
<p>E si spoglia con orgoglio. L’americano Charles Godfrey Leland (socialista, italianofilo, giornalista, fantasista, auto-proclamato etnografo) pubblica nel 1899 <em>Aradia: Il Vangelo delle Streghe</em>, un testo che sostiene aver raccolto dalla diretta testimonianza di una strega toscana, praticante di una antica religione pagana sopravvissuta all’Inquisizione.</p>
<p>Che le streghe fossero in realtà membri di un culto antico, sopravvissuto in segreto durante l’era cristiana, era ai tempi cosa nota (non lo è più: l’ipotesi è stata ampiamente smentita dalla storiografia successiva). Il libro di Leland al tempo stesso è e non è un documento storico. Non lo è, perché sappiamo che questa religione con alle spalle millenni di pratica ininterrotta non è mai esistita. Ma lo è, perché fu un testo influente in alcune culture (e contro-culture) novecentesche, contribuendo a cambiare per sempre la percezione della strega. Non più cattiva, ma ribelle: diabolica, forse, ma solo perché si presentava come avversario del potere costituito. In un passo del libro, Aradia, figlia di Diana e insegnante delle streghe, dice ai suoi pupilli: «E voi sarete liberi da ogni schiavitù, e così sarete liberi in tutto; e come segno che siete davvero liberi, sarete nudi nei vostri riti, uomini e donne: e questo durerà finché l’ultimo dei vostri oppressori sarà morto». La carica politica è evidente (e giustificata, questa sì, storicamente: Leland era a Parigi nel 1848, parte attiva della Rivoluzione di quell’anno).</p>
<p>La strega è nuda perché è rivoluzionaria. L’accusa di essere al di fuori delle norme sociali si trasforma in una presa di posizione: sì, è vero che la strega inverte e perverte le norme sociali, e infatti è nuda. Tutto quello che gli accusatori hanno detto è esatto, ma il rovesciamento dell’ordine costituito cambia segno, diventando positivo. La strega indossa la propria nudità come un’armatura: che si vestano gli schiavi, che si vestano coloro che obbediscono. La strega non ha paura del sesso, non ha paura del vento sulla pelle, non ha paura degli sguardi. La strega è nuda. In una parola resa famosa da Gerald Gardner, il viaggiatore, nudista, amministratore coloniale e curatore museale considerato il padre della stregoneria novecentesca, la strega è «skyclad», ‘vestita di cielo’. Soltanto il cielo può coprire una strega.</p>
<p>Ma le cose stanno cambiando. Laddove i fuochi dell’Inquisizione hanno fallito, laddove hanno fallito le chiacchiere velenose dei vicini, sta riuscendo Silicon Valley.</p>
<p>Ho provato a far disegnare streghe a una delle più utilizzate AI generative, Dall-E 2. L’AI ha fatto quanto richiesto, a modo suo, disegnando streghe vestite. Streghe che danzano al sabbat, streghe nella foresta, streghe che se ne stanno a casa – tutte vestite. Al che ho provato a specificare, gentilmente, che no, le streghe sono nude, si sa, e la risposta è stata l’immagine di un piccolo cane e un piccolo gatto sconvolti, con l’avviso che certe richieste non si fanno. Voglio streghe? Ne posso avere a milioni, fintanto che si vestono. Nuda, neanche una. Dovrei vergognarmi, a chiedere nudità a degli animaletti così innocenti. Ho riprovato con Midjourney, altro colosso dell’AI. Stesso risultato, senza gli animaletti.</p>
<p>Le cosiddette Intelligenze Artificiali stanno rapidamente costruendo i mattoni che utilizzeranno per colonizzare il nostro immaginario. È ridicolo pensare che una tecnologia che offre immagini e testi a buon mercato non venga abbondantemente utilizzata per creare immagini e testi da diffondere per i motivi più diversi (commercio, vanità, visibilità, noia: tutti i motivi per i quali si sono sempre diffuse immagini). E le rappresentazioni di streghe vestite ci sommergeranno. E le streghe cominceranno a vestirsi, con una scusa (fa freddo!) o l’altra (non c’è bisogno di spogliarsi per essere liberi!). Alla fine saranno vestite, sconfitte; avranno tradito Aradia.</p>
<p>Questo è il pericolo delle Intelligenze Artificiali. Ciò che ‘creano’ è una rielaborazione di materiali esistenti fatta seguendo regole rigide, fissate da esseri umani con le loro ideologie. Ogni tecnologia è, tra le altre cose, la materializzazione di un’ideologia, ma più è apparentemente autonoma la tecnologia, più diventa stringente l’ideologia cui dà corpo (perché una tecnologia ‘autonoma’ non è altro che una tecnologia pre-programmata). Con una matita posso disegnare tutte le streghe nude che mi pare. Con Dall-E, no.</p>
<p>La Storia ha una sua eleganza. Esiste già la possibilità di creare contenuti ‘adulti’ con alcune AI. Appunto, sono contenuti adulti, su piattaforme che occorre cercare e/o pagare, e non fanno parte dell’alluvione di immagini in corso. La strega può continuare a spogliarsi, forse, ma solo finché torna nelle ombre, in locali dalle dubbie frequentazioni, in incontri clandestini nel cuore della foresta. Il problema non è che sia impossibile disegnare streghe nude; ovviamente è possibile. Nessuno, per ora, ci toglie le matite. Ma il sociale è più che capace di toglierci l’immaginazione che serve a usarle.</p>
<p>La circolazione di immagini di streghe, sempre più, le rappresenterà vestite, perché è più semplice e meno costoso produrle così, e questo investe non soltanto le culture più mainstream (in fin dei conti, le streghe sono sempre state vestite sulle scatole di cereali a Halloween), ma tutte le altre. Ho già visto, nei giri di persone interessate a queste cose, nuove immagini di streghe, generate da AI. Tutte, tutte, tutte, vestite.</p>
<p>C’è chi pensa che tutta la creatività sia rielaborazione dell’esistente. Se anche fosse vero (e io credo sia una sciocchezza che sottovaluta il buio assoluto in cui brancola la nostra mente), resterebbe il fatto che con una matita posso infrangere qualsiasi regola, <em>almeno finché riesco a immaginare che infrangerla sia possibile, che delle alternative siano possibili</em>. E in ogni campo ci sono le streghe, che preferiscono baciare il sedere del diavolo piuttosto che la mano del vescovo.</p>
<p>Ma le regole rigide sono parte integrante del modo in cui funziona un’AI: se il puritanesimo moderno pretende streghe vestite, le streghe si vestiranno. Le immagini a buon mercato si moltiplicheranno esponenzialmente, e sempre le streghe saranno vestite, magari in modo stravagante, ma vestite. Coperte. Innocue. Sessualmente neutralizzate.</p>
<p>E noi le immagineremo un po’ più rispettabili. Avremo perso uno strumento per pensare a rivolte possibili. Saremo diventati un po’ più obbedienti, senza vederlo, senza ammetterlo. E finiremo ancora a baciare la mano ai vescovi <em>(francesco dimitri)</em></p>
<div id="attachment_6292" style="width: 410px" class="wp-caption aligncenter"><img aria-describedby="caption-attachment-6292" loading="lazy" class="wp-image-6292" src="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/06/DALL·E-2023-05-22-13.32.37-A-painting-of-a-witch-going-to-the-sabbath-e1685969354683.png" alt="" width="400" height="400" /><p id="caption-attachment-6292" class="wp-caption-text">DALL·E-2023. Prompt:<em> Dipinto di una strega diretta al Sabba</em></p></div>
<p><em>Bibliografia</em></p>
<p>HUTTON Ronald, <em>The Triumph of the Moon</em>, Oxford University Press, 1999.</p>
<p>HUTTON Ronald, <em>Witches, Druids and King Arthur</em>, Continuum, 2006.</p>
<p>LELAND Charles Godfrey, <em>Aradia: Gospel of the Witches</em>, <a href="https://www.sacred-texts.com/pag/aradia/">https://www.sacred-texts.com/pag/aradia/</a></p>
<p>MAXWELL-STUART P. G., <em>The British Witch: The Biography</em>, Amberley, 2014.</p>
<p>VALIENTE Doreen, <em>An ABC Of Witchcraft Past And Present</em>, Robert Hale, 1973.</p><p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/diario-paranoico-critico/la-strega-e-nuda-ai-non-vuole/">La Strega è nuda? AI non vuole</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></content:encoded>
					
		
		
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		<title>Il dialogo di Cronenberg con la Venere di cera: vedere il sotto la pelle</title>
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		<dc:creator><![CDATA[cristina cenci]]></dc:creator>
		<pubDate>Sun, 19 Mar 2023 14:51:27 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[arte]]></category>
		<category><![CDATA[corpo]]></category>
		<category><![CDATA[Diario Paranoico Critico]]></category>
		<category><![CDATA[scienza]]></category>
		<category><![CDATA[Cronenberg]]></category>
		<category><![CDATA[Fondazione Prada]]></category>
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<p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/diario-paranoico-critico/il-dialogo-di-cronenberg-con-la-venere-di-cera-vedere-il-sotto-la-pelle/">Il dialogo di Cronenberg con la Venere di cera: vedere il sotto la pelle</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<p><img loading="lazy" class="size-medium wp-image-4917" src="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2022/06/Cover_SottoLaPelle_ok-226x300.jpg" alt="" width="226" height="300" srcset="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2022/06/Cover_SottoLaPelle_ok-226x300.jpg 226w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2022/06/Cover_SottoLaPelle_ok-771x1024.jpg 771w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2022/06/Cover_SottoLaPelle_ok-768x1021.jpg 768w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2022/06/Cover_SottoLaPelle_ok-600x800.jpg 600w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2022/06/Cover_SottoLaPelle_ok-700x930.jpg 700w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2022/06/Cover_SottoLaPelle_ok.jpg 845w" sizes="(max-width: 226px) 100vw, 226px" /></p>
<p>Milioni di video e foto online alimentano la riproduzione digitale permanente e quotidiana dei nostri corpi. Al lavoro, al sole, in palestra, occhi, piedi, nasi, gambe, corpi sani, corpi malati. Non sfugge nulla o quasi.  C’è infatti una zona d’ombra in questa ossessione iconica che ci racconta ogni giorno: manca quasi del tutto ciò che siamo <em>sotto la pelle</em>.</p>
<p>Ma siamo qualcosa sotto la pelle? C’è ancora un’identità nelle viscere? La ricerca scientifica ci dice che il nostro intestino è un secondo cervello, però non ci viene in mente di condividerne l’immagine. Fa eccezione l’utero nell’ecografia delle gravidanze. Dal dentro portiamo fuori in pratica quasi solo il cuore, che rappresentiamo in tutte le forme. Difficile incontrare qualcuno con un ciondolo a forma di stomaco.</p>
<p>Dal <strong>24 marzo al 17 luglio</strong>, la <a href="https://www.fondazioneprada.org"><strong><span style="color: blue; text-decoration: none; text-underline: none;">Fondazione Prada</span></strong></a> a Milano propone la mostra <a href="https://www.fondazioneprada.org/project/cere-anatomiche/"><em><b><span style="color: blue;">Cere anatomiche. La Specola di Firenze / David Cronenberg</span></b></em></a>, rivelando un modo molto diverso di rappresentare identità, seduzione e organi interni.</p>
<p><span id="more-6264"></span>Il linguaggio filmico di Cronenberg si confronta con le cere femminili settecentesche del <a href="https://www.sma.unifi.it/vp-245-la-specola.html"><strong><span style="color: blue; text-decoration: none; text-underline: none;">Museo di Storia Naturale &#8216;La Specola&#8217;</span></strong></a> di <strong>Firenze.</strong>  In un’intervista a <em><b>La Lettura</b></em> del <strong>Corriere della Sera</strong>, <strong>Cronenberg</strong> cita il ginecologo Mantle del film <em>Inseparabili</em> del 1988: &#8220;<em>Dovrebbero fare dei concorsi di bellezza anche dell’interno dei corpi</em>” e commenta: “<em>Sono parole che mettono in discussione il nostro comune senso estetico che ci fa guardare un corpo solo soltanto in superficie, disprezzando quello che c’è dentro, un atteggiamento sbagliato soprattutto ora che i raggi X, la risonanza magnetica e gli altri strumenti di diagnostica ci permettono una diversa percezione anche estetica del corpo</em>”.</p>
<p>In realtà, la storia iconografica del <em><b>sotto la pelle</b></em> mostra come proprio gli strumenti di diagnostica abbiano segnato un cambiamento radicale nella nostra percezione dell’interno, progressivamente separato dal corpo e ridotto a oggetto di intervento medico-scientifico.</p>
<p><strong>Il Corpo</strong> l’ha raccontato nella mostra online <a href="https://www.ilcorpo.com/portfolio_page/sotto-la-pelle/"><strong><i><span style="color: blue; text-decoration: none; text-underline: none;">Sotto la Pelle. Tra Oriente e Occidente</span></i></strong><em><span style="color: blue;">,</span></em></a> che ricostruisce la progressiva separazione di organo e corpo, sguardo estetico e sguardo medico, dalle tavole anatomiche e artistiche rinascimentali alla prima radiografia.</p>
<p>Dice Behrens a Joachin, nella <strong>Montagna Incantata</strong> di Thomas Mann durante una delle prime radiografie: “<em>E non mi venga a dire che è stanco! Le daremo una copia in omaggio  con la quale potrà proiettare sul muro i segreti del suo petto fino ai figli e ai nipoti</em>”!  Siamo  agli inizi del &#8216;900 e la possibilità di mostrare e riprodurre l’interno del corpo suscita stupore e pudore al tempo stesso.</p>
<p>A nessuno di noi oggi viene in mente di incorniciare la radiografia del proprio polmone, che diventa significativo solo nel momento in cui si ammala, come se il sotto la pelle fosse diventato un alieno sopito e pronto a risvegliarsi per rompere l’equilibrio integro della pelle. La Venere di Susini del ‘700 ci appare quasi pornografica e oltraggiosa nell’esibizione seduttiva dei suoi organi interni e ci fa riflettere su quanto l’interno del corpo sia diffuso nei film,    Cronenberg incluso, soprattutto come <em>horror.</em>  Un immaginario lontanissimo dalle tavole anatomiche cinquecentesche in cui il sotto la pelle è inserito in paesaggi arcadici, fra elementi architettonici classici ed elementi mitologici.</p>
<p>Rilanciare uno sguardo estetico sul nostro sotto la pelle, sottraendolo allo sguardo estraniante della medicina o distruttivo dell’orrore, può servire forse anche a recuperarlo come una componente chiave della nostra soggettività.</p><p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/diario-paranoico-critico/il-dialogo-di-cronenberg-con-la-venere-di-cera-vedere-il-sotto-la-pelle/">Il dialogo di Cronenberg con la Venere di cera: vedere il sotto la pelle</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></content:encoded>
					
		
		
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		<title>ETERONORMATIVO vs ETEROSESSUALE. Call for papers dI GENRE SEXUALITE&#038;SOCIETE</title>
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		<dc:creator><![CDATA[redazione]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 15 Mar 2023 14:19:07 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[call for papers]]></category>
		<category><![CDATA[corpi di donna]]></category>
		<category><![CDATA[News]]></category>
		<category><![CDATA[antropologia]]></category>
		<category><![CDATA[corpo]]></category>
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		<category><![CDATA[politica]]></category>
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<p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/news/eteronormativo-vs-eterosessuale-call-for-papers-di-genre-sexualitesociete/">ETERONORMATIVO vs ETEROSESSUALE. Call for papers dI GENRE SEXUALITE&SOCIETE</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<p>La rivista esiste dal 2009 ed è stata plasmata dall&#8217;influenza di Judith Butler e Monique Wittig. Diversi numeri sono di grande interesse. Tutti i fascicoli online, liberamente scaricabili.</p>
<p>Per il numero che uscirà nella seconda metà di quest&#8217;anno, le curatrici propongono il tema di una ritraduzione concettuale della <em>etereosessualità</em> in <em>eteronormatività</em>. Le ragioni della proposta sono presentate in dettaglio nello <em>appel à contribution </em>qui:<em><a href="https://journals.openedition.org/gss/1284"> https://journals.openedition.org/gss/1284</a></em></p>
<p>A IL CORPO il linguaggio pare poco trasparente, più di identità e appartenenza  al  &#8216;noi&#8217; che di apertura all&#8217;esterno. Ma il gruppo è serio, francofono e non solo francese. La scadenza per le proposte è molto vicina.<img loading="lazy" class="alignnone size-medium wp-image-6251" src="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/03/Schermata-2023-03-15-alle-15.09.26-300x251.png" alt="" width="300" height="251" srcset="https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/03/Schermata-2023-03-15-alle-15.09.26-300x251.png 300w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/03/Schermata-2023-03-15-alle-15.09.26-1024x858.png 1024w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/03/Schermata-2023-03-15-alle-15.09.26-768x643.png 768w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/03/Schermata-2023-03-15-alle-15.09.26-1536x1287.png 1536w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/03/Schermata-2023-03-15-alle-15.09.26-700x586.png 700w, https://www.ilcorpo.com/wp-content/uploads/2023/03/Schermata-2023-03-15-alle-15.09.26.png 1860w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /></p>
<p>&nbsp;</p><p>The post <a href="https://www.ilcorpo.com/news/eteronormativo-vs-eterosessuale-call-for-papers-di-genre-sexualitesociete/">ETERONORMATIVO vs ETEROSESSUALE. Call for papers dI GENRE SEXUALITE&SOCIETE</a> first appeared on <a href="https://www.ilcorpo.com">Il Corpo</a>.</p>]]></content:encoded>
					
		
		
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